Cambiare fornitore luce & gas: cosa sapere

Vuoi cambiare fornitore per le tue utenze energetiche e non sai come fare?

Quella che può sembrare un’operazione complessa è in realtà molto facile. Infatti non dovrai far nulla se non sottoscrivere un nuovo contratto e tutta la fase burocratica e amministrativa è nelle mani del nuovo fornitore scelto.

Il primo passo è individuare il fornitore giusto sulla base delle tue esigenze di consumo. Noi di Zona Risparmio possiamo aiutarti a farlo. Compila il form che trovi in homepage (LINK), indica gli importi approssimativi per le bollette di luce e gas e selezioneremo per te il gestore con i migliori prezzi presente sul mercato.

Se il fornitore che abbiamo individuato è quello che fa al caso tuo, non devi far altro che sottoscrivere il nuovo contratto con l’aiuto dell’operatore senza preoccuparti di procedere con una disdetta nei confronti del precedente gestore. Puoi fare tutto comodamente da casa, al telefono, grazie agli operatori che prenderanno in carico la tua richiesta.

Le nuove normative che regolano il mercato libero dell’energia agevolano la concorrenza e riducono le difficoltà e gli impedimenti legati al cambio del fornitore. Il cliente infatti ha il diritto di scegliere l’offerta con le migliori condizioni contrattuali. Una volta proceduto all’attivazione della fornitura con la compagnia scelta è il nuovo gestore che deve comunicare al precedente la chiusura del contratto.

Durante la telefonata con l’operatore per l’attivazione della nuova fornitura, i documenti e i dati necessari per la sottoscrizione del nuovo contratto sono:

  • Documento d’identità dell’intestatario valido
  • Codice fiscale dell’intestatario (e tessera sanitaria valida)
  • Bolletta del fornitore precedente
  • Codice POD per la fornitura di energia elettrica e Codice PDR per la fornitura del gas
  • Codice IBAN se vuoi attivare la domiciliazione bancaria e automatizzare i pagamenti

In base all’offerta scelta potrebbero esserci dei costi iniziali da sostenere, come per esempio i costi di bollo (16 euro) ed eventualmente un deposito cauzionale che nel caso di interruzione del contratto deve essere restituito al cliente entro 30 giorni (importo massimo richiedibile 77€). Questo deposito non deve essere richiesto nel caso in cui si opti per la domiciliazione bancaria o su carta di credito. Non può invece essere richiesto un anticipo sul consumo. Anche questi elementi sono da tenere in considerazione quando si sceglie di cambiare gestore.

In base all’offerta scelta potrebbero esserci dei costi iniziali da sostenere, come per esempio i costi di bollo (16 euro) ed eventualmente un deposito cauzionale che nel caso di interruzione del contratto deve essere restituito al cliente entro 30 giorni (importo massimo richiedibile 77€). Questo deposito non deve essere richiesto nel caso in cui si opti per la domiciliazione bancaria o su carta di credito. Non può invece essere richiesto un anticipo sul consumo. Anche questi elementi sono da tenere in considerazione quando si sceglie di cambiare gestore.

Durante il periodo di cambio la fornitura non sarà mai interrotta. Vi troverete quindi il nuovo gestore come erogatore della vostra energia di casa e inizierete a risparmiare sulle bollette dopo un mese dalla vostra scelta!